Roma, 16 novembre 2021 | Comunicato Stampa
La Presidenza CIOFS ha concluso il suo servizio al termine della seduta pomeridiana, dopo sei anni (2014-2020), e un anno in più rispetto al previsto a causa della pandemia di Covid-19, davanti all’assemblea plenaria del Capitolo Generale.
“Lasciamo il nostro mandato nelle vostre mani”, ha concluso Tibor Kauser, OFS, Ministro Generale dopo aver ringraziato l’Assemblea per l’opportunità di servire la Fraternità internazionale. Gli stessi Capitolari hanno risposto con un caloroso e fraterno applauso di gratitudine a tutti i membri della Presidenza.
Tibor Kauser, Chelito Núñez, Ana Fruk, Ana María Raffo, Attilio Galimberti, Michel Janian, Silvia Noemí Diana, Jenny Harrington, Augustine Young Hak Yoon, Andrea Karlovic, Fr. Alfred Parambakathu, Fr. Carlos Ginés, Fr. Pedro Zitha e Fr. Tomàs Ginga hanno formato, insieme a un gran numero di collaboratori, la squadra che ha portato a termine il lavoro.
Aree di servizio modificate
L’ultima decisione rilevante del sessennio è stata la modifica delle 7 aree di rappresentanza nella Presidenza del CIOFS, che d’ora in poi saranno: Nord Europa, Sud Europa e Mediterraneo, Centro e Nord America, Sud America, Africa francofona e isole, Africa inglese e portoghese, e Asia-Oceania.
‘Successori di San Francesco’
La giornata è stata molto intensa, poiché ha accolto anche il tema principale del Capitolo, “Il dono e la responsabilità del Ministro come servo”, di Fr. Michael Perry, OFM, già Ministro Generale (foto sopra).
P. Michael ha insistito sulla necessità di “diventare co-discepoli e co-missionari responsabili della vita francescana” e ha incoraggiato tutti i francescani, religiosi e laici a rendersi conto di essere “veri successori di San Francesco”.
In ogni momento, il Capitolo ha mostrato la volontà di svolgere il suo compito di animazione e governo dell’Ordine all’interno della Chiesa, ancora di più dopo l’incontro di ieri con Papa Francesco.
In questo senso è stata evidenziata l’importanza dell’opportunità offerta dal “Sinodo sulla Sinodalità 2021-2023”, motivo per cui l’intero Ordine è stato incoraggiato a parteciparvi attraverso le rispettive diocesi.