NISIPORESTI, ROMANIA – Il 23 settembre 2018 è stata beatificata – quale “martire della castità”, la francescana secolare rumena di 22 anni – Veronica Antal, a sessanta anni dalla sua uccisione avvenuta mentre lottava contro un potenziale stupratore. La Romania in quel tempo subiva la repressione della Chiesa cattolica ad opera del regime comunista.
Catholic News Service ha riferito che il cardinale Angelo Becciu, prefetto della Congregazione vaticana per le cause dei santi, ha affermato che il destino di Veronica Antal era simile a quello dei cristiani perseguitati nell’antica Roma dato che essi si erano posti la stessa domanda: “Chi ci separerà dall’amore di Dio?”
Antal è la prima donna rumena ad essere beatificata e anche la prima laica rumena ad essere ufficialmente venerata come martire dai tempi del regime comunista.
Nata il 7 dicembre 1935, Antal era stata educata alla fede da sua nonna. Ogni giorno Antal percorreva a piedi otto chilometri per recarsi a Halaucesti, dove si trovava la chiesa più vicina e partecipare così alla messa All’età di 17 anni, già terziaria francescana, aveva emesso voto privato di castità. Non potendo farsi suora perché tutti gli ordini religiosi erano stati soppressi, nei pressi della casa dei suoi genitori si era creata una cella nella quale potersi ritirare a pregare. Antal visitava i malati e i bisognosi e aiutava nella preparazione alla cresima i bambini del suo villaggio.
La sera del 24 agosto 1958, Antal dopo la messa, si era fermata a scopare la chiesa. Mentre da sola stava tornando a casa, recitando il rosario, è stata attaccata da un vicino il quale, al suo rifiuto di concedersi a lui, la colpì con 42 colpi di pugnale abbandonandola poi ò in un campo di grano.
La sua tomba, posta nel cimitero di Halaucesti, è diventata immediatamente luogo di pellegrinaggio. Dopo la caduta del regime comunista avvenuta nel 1989, i Frati Francescani Conventuali hanno avviato un processo di beatificazione utilizzando per la causa di beatificazione il materiale segretamente custodito dal padre francescano Anton Demeter.