Agosto 2025 “Santo del mese” – Beato Zefferino (Ceferino) Giménez Malla (1861-1936)

Figlio di genitori gitani spagnoli, Zefferino (Ceferino) Giménez Malla, conosciuto familiarmente come “El Pelé”, era nato in Spagna nel 1861, ma nessuno sa esattamente dove e quando.

Zefferino, come la sua famiglia, era un rom che visse la sua vita secondo le tradizioni e le leggi rom, sia durante la sua educazione che nel corso della sua esistenza. Da bambino, per vendere i cesti che realizzava a mano, si spostava per le strade di montagna della regione. Ancora giovane, secondo lo stile rom, sposò Teresa Giménez Castro, una donna rom dal carattere forte e originaria di Lérida.

Ceferino_Gimenez_MallaDopo il matrimonio essi si stabilirono a Barbastro. Nel 1912 legalizzarono la loro unione, celebrando il matrimonio secondo il rito cattolico. Da quel momento in poi, Zefferino iniziò a frequentare regolarmente la chiesa e divenne un cristiano modello. Poiché essi non avevano figli, egli adottò la nipote di sua moglie, di nome Pepita, i cui discendenti sono ancora vivi oggi. “El Pelé” ha dedicato i migliori anni della sua vita alla professione di commerciante di cavalli, acquistandoli e vendendoli nelle fiere regionali. In questi commerci egli era molto abile e questa abilità gli aveva permesso di raggiungere un buono status sociale ed economico, mettendosi sempre a disposizione di chi aveva bisogno. Ingiustamente accusato di furto e incarcerato, fu poi dichiarato innocente. Il suo avvocato difensore dichiarò: “Pelé non è un ladro, è San Zefferino, il santo patrono dei rom”.

Estremamente onesto, nei suoi affari non aveva mai ingannato nessuno. Grazie alla sua rinomata prudenza e saggezza, sia i non zingari che gli zingari lo cercavano per risolvere i conflitti che a volte sorgevano tra loro. Pio e caritatevole, aiutava tutti con le sue elemosine. Era un modello di devozione religiosa, partecipava ogni giorno alla Messa, riceveva spesso la Comunione e recitava ogni giorno il Santo Rosario. Sebbene fosse analfabeta, stringeva amicizia con persone colte ed era diventato membro di diverse associazioni religiose, tra cui quella dei Giovedì Eucaristici, quella dell’Adorazione Notturna e della Conferenza di San Vincenzo de’ Paoli.

Nel 1926 era entrato nel Terzo Ordine Francescano. Amava catechizzare i bambini, raccontare loro brani della Bibbia, insegnare loro le preghiere e promuovere il rispetto per la natura. All’inizio della guerra civile spagnola, alla fine di luglio del 1936, fu arrestato per aver difeso un sacerdote che veniva trascinato per le strade di Barbastro e per aver portato con sé un rosario. Gli fu offerta la libertà se avesse accettato di smettere di recitare il rosario, ma scelse di rimanere in prigione e affrontare il martirio. Nelle prime ore dell’8 agosto 1936 fu fucilato accanto alle mura del cimitero di Barbastro. Morì con il rosario in mano, gridando la sua fede: «Viva Cristo Re!».

Zefferino (Ceferino) Giménez Malla è stato beatificato da Giovanni Paolo II nel 1997.

La sua festa si celebra il 2 agosto

Articolo preso da:
https://www.vatican.va/news_services/liturgy/saints/ns_lit_doc_19970504_gimenez-malla_sp.html