Fra Massimo Fusarelli, ministro generale dei frati OFM, ha iniziato l’omelia del Capitolo generale del 16 novembre ringraziando il Signore “per il dono della vostra vocazione di francescani secolari”.
L’OFS è “in contatto ordinario con le persone e le situazioni del mondo” – una chiamata ad essere “con e tra la gente”.
Fra Massimo ha fatto riferimento a una parabola del Vangelo di Luca “sulla necessità di pregare sempre, senza mai stancarsi”. Ha detto che non si tratta di “dire preghiere”, “ma di nutrire la fede attraverso il dialogo con il Dio vivente”.
Francesco, ha osservato, era “un uomo fatto di preghiera”; cioè, tutta la sua vita era una preghiera.
“Come francescani secolari, la vostra preghiera non può che partire dagli eventi del mondo, dalle persone, dalle loro situazioni. Diventa così intercessione, perché vi pone tra il cielo e la terra, tra gli uomini e Dio”.
Ha concluso augurando all’OFS di “essere nel mondo un segno della forza trasformatrice del Vangelo, della tenerezza che guarisce le ferite e della presenza di Dio nelle creature”.