Si potrebbe dire che il 16 novembre è stata una giornata di pace, giustizia e lavoro per il Capitolo generale.
Oltre ad approvare il bilancio triennale dell’Ordine internazionale, capitolari e osservatori hanno ascoltato le presentazioni degli esempi dell’OFS che rispondono, per dirla con Papa Francesco, al “grido dei poveri” e al “grido della terra”.
Sono state presentate la Scuola dell’Immacolata (Colegio de La Inmaculada) in Argentina, un programma di cure palliative in Croazia, una casa di accoglienza per senzatetto in Portogallo e case di speranza e comunità per anziani in Brasile.
La Fraternità regionale OFS del Lazio ha istituito da alcuni anni la “Tavola per la pace, il disarmo e la conversione nucleare”. L’impatto di questo sforzo ha portato all’organizzazione di conferenze internazionali a Bruxelles, Assisi e Roma. Due membri della “Tavola” – Giuseppe Rotunno, OFS, e Pietro Ferri, OFS – hanno esposto le loro prospettive sull’idea del disarmo e sulla conversione pratica delle armi nucleari per l’alimentazione pacifica delle reti elettriche.
Un’altra presentazione su “Lavorare per la pace” è stata fatta da un francescano secolare che vive nell’incertezza della guerra in Ucraina. La Consigliera di Presidenza Dina Shabalina, OFS, ha parlato in videoconferenza Zoom.