Mistica laica; terziaria francescana; era nata a Mindelstetten (tra Ratisbona e Ingolstadt), in Baviera, Germania, il 18 febbraio 1882 ed è morta a Mindelstetten il 5 ottobre 1925. Anna Schäffer era una dei molti figli di un falegname. Offrendo la sua vita a Dio per il bene degli altri, per contribuire al sostentamento della famiglia aveva iniziato a lavorare a Ratisbona, anche se il suo sogno era quello di diventare suora missionaria. Dopo la morte del padre (1896), aveva lavorato a Landshut e poi in una lavanderia di Stammham, dove il 4 febbraio 1901 un incidente industriale aveva fatto cadere la diciannovenne Anna in una vasca di candeggina bollente. Malgrado gli specialisti non fossero stati in grado di curare e guarire le sue ferite, dopo un anno di degenza in ospedale, essa era stata ugualmente dimessa (maggio 1902). A seguito di questo incidente Anna ha dovuto passare i successivi 25 anni della sua vita costretta a letto. Insieme alla disabilità si era trovata a vivere in povertà.
Col tempo la sua rabbia si era trasformata nella comprensione che la sua sofferenza poteva essere unita a quella di Cristo crocifisso e offerta in sacrificio per gli altri. Il suo confessore, padre Karl Rieger, ha affermato di non aver mai sentito Anna Schäffer lamentarsi durante i venticinque anni nei quali, quotidianamente, le aveva portato la Comunione.
Dalla primavera del 1910 Anna ha avuto molte esperienze mistiche. Raccontava che Dio le aveva dato tre chiavi con cui poteva aprire le porte del cielo: quella della sua sofferenza, del suo ago da cucito e di una penna. Nei suoi bellissimi ricami per le chiese, Anna illustrava il Sacro Cuore con le fiamme piegate verso l’interno come un chicco di grano. Nelle lettere in risposta a coloro che dall’Austria, dalla Svizzera e dall’America le scrivevano chiedendo le sue preghiere o i suoi consigli usava spesso questo simbolo.
Gli ultimi giorni di vita di Anna sono stati segnati da grandi sofferenze. Subito dopo la sua morte, la sua tomba, nel cimitero della chiesa di Mindelstetten, è divenuta una popolare meta di pellegrinaggio. Dopo che il 26 luglio 1972 i suoi resti erano state identificati e trasferiti nella chiesa, nel 1973 era stato aperto il processo diocesano per la sua beatificazione. È stata dichiarata venerabile nel 1995. Durante la beatificazione di Anna (7 marzo 1999), Papa Giovanni Paolo II ha osservato che “tra atroci dolori Anna aveva preso coscienza della responsabilità che ogni cristiano ha per la salvezza del prossimo… Il suo capezzale era divenuto la culla di un ampio apostolato per corrispondenza”.
Anna Schäffer è stata canonizzata il 21 Ottobre 2012, da Papa Benedetto XVI.
La sua festa si celebra il 5 Ottobre.
Fonte:
https://www.encyclopedia.com/religion/encyclopedias-almanacs-transcripts-and-maps/schaffer-anna-bl