Rosa era nata a Viterbo (Italia) nel 1233, all’epoca del regno dell’imperatore Federico II e del conflitto tra questi e il Papa che, a seguito del conflitto, aveva scomunicato l’Imperatore. In risposta a questo atto, Federico aveva attaccato lo Stato pontificio e, nel 1240, aveva conquistato la regione di Viterbo, nell’Italia centrale.
I genitori di Rosa, Caterina e Giovanni, erano di origini modeste e avevano allevato la bambina nell’amore e nel rispetto di Dio, seguendo gli insegnamenti di San Francesco d’Assisi. A 8 anni, Rosa si era ammalata gravemente e, durante la malattia, aveva avuto una visione della Vergine Maria, che le aveva annunciato che avrebbe dovuto dedicare la sua vita a perseguire la santità, proprio come aveva fatto San Francesco. La Madonna aveva inoltre detto alla bambina che lei avrebbe dovuto prendere l’abito dei francescani senza entrare in convento: ma rimanendo a casa e, con le sue parole e le sue azioni, essere di esempio alla gente.
Dopo la guarigione, Rosa aveva vestito il ruvido abito dei penitenti e aveva continuato a riflettere sulla visione che aveva avuto. A 12 anni, percorrendo le vie della sua città, aveva iniziato a predicare contro l’occupazione di Federico. In quel periodo queste strade facevano da sfondo a sanguinose battaglie tra le fazioni rivali che sostenevano chi il Papa e chi l’Imperatore e Rosa le percorreva professando apertamente la pace, mostrando il Crocifisso e altri segni di pietà. Presto si era diffusa la voce che, mentre parlava, lei operava miracoli e, per questo, aveva cominciato a radunarsi intorno alla sua casa una grande folla.
Tutte queste attenzioni verso Rosa avevano innervosito suo padre, che le aveva proibito di uscire di casa dicendole che, se avesse disobbedito l’avrebbe picchiata. A questa minaccia Rosa aveva risposto con queste parole “Se Gesù ha potuto essere picchiato per me, io posso essere picchiata per lui”. “Faccio quello che mi ha detto di fare e non devo disobbedirgli”.
Per altri due anni Rosa aveva continuato a parlare in pubblico e contro l’occupazione. La crescita della sua popolarità era stata tale che le autorità ne avevano chiesto l’esecuzione, ma il magistrato della città si era opposto e aveva esiliato lei e la sua famiglia. Nel 1250, alla morte di Federico II, le forze del Vaticano erano riuscite ad avere la meglio su quelle imperiali riconquistando i territori persi, tra cui Viterbo e così Rosa e i suoi genitori avevano potuto rientrare nella loro casa.
Dopo questo episodio Rosa aveva continuato a vivere con i genitori, conducendo una vita di preghiera e di servizio fino alla sua morte che la aveva colta quando aveva 17 anni soltanto. Papa Callisto III ha canonizzato Rosa da Viterbo nel 1457. La sua festa ricorre il 4 settembre.
Fonti:
https://www.infoviterbo.it/la-storia-di-santa-rosa.html
Immagine in vetro colorato di Santa Rosa da Viterbo di Santa Rosa da Viterbo proviene dalla Cappella di Maria degli Angeli del Convento di Santa Rosa a La Crosse, Wisconsin, USA, gestito dalle Suore Francescane dell’Adorazione Perpetua.