Come Commissione Famiglia vogliamo porre una attenzione speciale ai giovani che entrano nel nostro Ordine; molte delle nostre famiglie condividono il cammino francescano tra padri, madri e figli/e, nipoti: perciò vogliamo dedicare loro questa proposta di lavoro per poter meglio accompagnare questo cammino vocazionale giovanile nelle nostre Fraternità.
Ci è sembrato molto importante che la proposta fosse presentata dagli stessi giovani che compongono le nostre Fraternità. Ringraziamo Mayara e Gabriela per questo lavoro di esperienze condivise.
Ordo Franciscanus Saecularis
Consilium Internationale
COMMISSION FAMIGLIA
Silvia Diana OFS
Traduzione: Noemi Paola Riccardi OFS
I giovani nelle nostre Fraternità (PDF)
Come Commissione Famiglia vogliamo porre una attenzione speciale ai giovani che entrano nel nostro Ordine; molte delle nostre famiglie condividono il cammino francescano tra padri, madri e figli/e, nipoti: perciò vogliamo dedicare loro questa proposta di lavoro per poter meglio accompagnare questo cammino vocazionale giovanile nelle nostre Fraternità.
Ci è sembrato molto importante che la proposta fosse presentata dagli stessi giovani che compongono le nostre Fraternità. Ringraziamo Mayara e Gabriela per questo lavoro di esperienze condivise.
I giovani nelle nostre Fraternità: realtà, protagonismo e accompagnamento
di: Gabriela Consolaro Nabozny, Segretaría Nazionale di Formazione della GIFRA del Brasile;
Mayara Ingrid Sousa Lima, Coordinatrice Nazional di Formazione dell’OFS del Brasile.
Di una cosa possiamo essere certi: la gioventù spinge! Ha spinto Francesco e Chiara che, conoscendo i piaceri e le glorie terrene, si sentirono provocati da qualcosa di più grande. Chiamato a fare qualcosa di più. In questa ricerca hanno trovato risposte diverse da quelle ovvie. Hanno trovato la realizzazione nella minorità, dedicarono la loro vita a seguire il Vangelo e, per questo, risposero all’invito dell’Amore che voleva essere amato. La giovane Chiara ed il giovane Francesco risposero alla chiamata divina, abbracciarono l’opzione e affrontato i cambiamenti e le sfide che seguirono a questo sublime Incontro.
Sappiamo, pure che anche oggi i giovani spingono! Spinge tante Chiara e tanti francescani che provano la stessa ansia chesi concluse iniziando una rivoluzione ad Assisi. Oggi, in tutto il mondo, i giovani cuori palpitano e provano lo stesso desiderio di cambiamento, anelano allo stesso invito e, rispondendo, affrontano anche diversi ostacoli. Ma chi sono?? Cosa vogliono? Come dialogare ed accompagnare questa gioventù?
1- Demistificare gli stereotipi
Il presupposto per il dialogo e per vivere con i giovani è conoscerli. Per questo, è estremamente importante che possiamo demistificare alcuni stereotipi che i giovani si sono portati nel corso degli anni, come malintesi sulla loro reale identità. E’ classico ascoltare frasi cliché del tipo: “la gioventù è il futuro, è la grande speranza”, o anche punti di vista negativi “la gioventù è disordinata, è priva di interessi, è agitazione sfrenata, è una vita pazza”.
Al contrario di ciò che si dice, la gioventù attuale è altrettanto o più partecipativa di quelle precedenti. Chi dice che i giovani sono alienati e passivi, di fatto, rappresenta il proprio pensiero e non la realtà. In questo modo, è anche una condizione per dialogare con i giovani delle nostre Fraternità, rompere con questi preconcetti o pregiudizi sui giovani, come condizione fondamentale per comprendere i fenomeni attuali in cui i giovani sono inseriti.
Data la necessità di smascherare tali stereotipi, qual’è il vero concetto che dobbiamo costruire sulla giovinezza? La realtà sociale mostra che non esiste un solo tipo di gioventù, bensì gruppi di giovani che costituiscono un gruppo eterogeneo con differenti pozioni di opportunità, difficoltà, strutture e potere nelle società. In questo senso, per definizione, la giovinezza è una costruzione sociale, cioè la produzione di una determinata società che si è originata a partire dai molteplici modi in cui vede i giovani, una produzione in cui si coniugano, tra gli altri fattori, stereotipi, momenti storici, molteplici riferimenti oltre a differenti e diversificate situazioni di classe, genere, etnia, gruppo, etc.
Quindi, convivere con i giovani nelle nostre Fraternità, fa parte della premessa di base che non esiste un’unica gioventù, ma che ci sono i giovani, che sono esposti a realtà personali, sociali e religiose differenti e che rispondono in modo diverso alle stesse.
2- Protagonismo giovanile
Papa Francesco, rispondendo a come i giovani potrebbero sentirsi al centro della costruzione del progetto di Dio, sottolinea che è “facendoli tornare protagonisti, o meglio, permettendo che tornino protagonisti”. Sul come realizzare questa idea, aggiunge che “Se vogliamo parlare con un giovane, dobbiamo essere elastici, e allora lui rallenterà di velocità per ascoltarci, è lui che prenderà questa decisione”.
Pertanto, è necessario che alla gioventù sia data la possibilità di essere protagonista. Lo spazio affinchè le idee possano fluire, per far decollare i progetti e per per far sentire e vivere appieno le responsabilità. Uno sforzo reciproco, equilibrando l’andare più lentamente o accelerando i passi, è ciò che rende possibile il camminare insieme.
Papa Francesco ha anche detto che:” […] il giovane ha qualcosa di profetico e deve rendersene conto. Deve essere consapevole di avere le ali di un profeta, la capacità di profetizzare, di parlare ma anche di fare”. Sulla base di questo insegnamento, gli adulti possono aiutare i giovani che già comprendono il loro pieno potenziale, a farli “volare ancora più in alto”. Ai giovani che ancora non hanno scoperto tutto ciò che possono fare, diventiamo facilitatori di questa scoperta, incoraggiandoli, dando loro fiducia e responsabilità.
La garanzia del protagonismo giovanile sarà data nella misura in cui ci apriamo alla novità e vi riconosciamo la manifestazione del Divino. Prima di guardare ai giovani solo come un deposito di informazioni, è necessario percepire la rivelazione di Dio nei loro volti. Attenti ai segni dei tempi, stiamo rafforzando un ruolo che non è solo assistenzialista, dipendente o mero riproduttore di idee sciolte ed infondate, ma che è trasformativo. Questa azione consapevole li renderà ancora più attivi, riconosciuti in ambito ecclesiale e sociale, affinchè nessuno ti disprezzi perchè sei giovane (2Tm 4, 12).
3- L’impegno per i giovani nelle nostre Fraternità
L’OFS, in virtù della sua propria vocazione, deve essere disposto a comunicare la sua esperienza di vita evangelica ai giovani che si sentono attratti da San Francesco di Assisi ed a cercare le modalità adeguate per presentarla; questo si riflette con la presenza della Gioventù Francescana (GiFra) per la quale l’OFS si considera particoalrmente responsabile (Art. 96 CCGG).
E’ nella prospettiva dell’accompagnamento, di chi si pone accanto e rimane attento, che si costruisce una relazione con la gioventù, che si intensifica e diventa perfetta se orientata ai rapporti dell’OFS con la GiFra. Questo perchè la GiFra non è altro che l’OFS in un’altra fase dell’esistenza. Per questo seguono lo stesso percorso, in cui ognuno lascia un’impronta per formare il percorso ideale nella costruzione di una vita vissuta basata sul Vangelo e conforme agli insegnamenti di Chiara e Francesco di Assisi.
In questo senso, le Fraternità OFS, attraverso iniziative e dinamiche appropriate, devono promuovere la vocazione giovanile francescana curando la vitalità e l’espansione delle Fraternità della GiFra e accompagnando i giovani nel loro percorso di crescita umana e spirituale, con proposte di attività e contenuti tematici. (Artigo 97 CCGG).
Vale la pena ricordare che camminiare al fianco, come Gesù con i discepoli di Emmaus, non significa imporre un modello e dettare regole. E’, come ha fatto Cristo stesso, presentarsi per ciò che si è, dimostrare un interesse genuino, mettersi a disposizione, condividere la mensa e la vita. Così come ardeva il cuore dei discepoli di Emmaus, anche il giovane, oggi, comprenderà di essere accolto e amato. “Essere presenti, sostenere ed accompagnare il cammino verso scelte autentiche è, per la Chiesa, un modo di esercitare la sua funzione materna, di generare i figli di Dio per la libertà”.
Pertanto, assumere un atteggiamento di apertura e umiltà, camminando al fianco,in un contesto di costante flusso di informazioni, è anche permettere che al giovane sia garantito il suo protagonismo. Dopo tutto, come Chiara e Francesco al loro tempo, la spinta al cambiamento è il motore principale delle attività giovanili.
4- Piste e Percorsi per il dialogo e l’accompagnamento dei giovani
Il primo punto per chi vuole dialogare con il giovane è la formazione integrale: umana, cristiana a sociale. Non basta avere solo la “buona volontà” per svolgere questo servizio; è necessario un allenamento costante, che permetta di avere una visione più ampia dei giovani. Occorre sviluppare una pedagogia di formazione integrale che conquisti e coinvolga i giovani in un itinerario che li conduca alla maturità nella fede.
Secondo, dobbiamo rafforzare il ruolo della famiglia, attraverso la testimonianza francescana ai nostri figli e figlie. Infatti, <> (art. 25 CCGG)
E’ necessario, inoltre, creare ambienti accoglienti che rispondano alle ansie e ai desideri dei giovani, che abbiano metodologie adeguate e idee proprie. Le Fraternità Locali creeranno spazio per i giovani, nell’accoglienza, nella dinamica delle riunioni e garantendo loro compiti specifici all’interno della Fraternità. I membri delle Fraternità dovrebbero essere consapevoli che la Fraternità può essere organizzata in diversi modi, anche in gruppi, per coltivare meglio la vita fraterna. In questo senso la Regola e la Vita dell’OFS ci incoraggiano a favorire la comunione tra i membri, organizzando adunanze periodiche e incontri frequenti, anche con altri gruppi francescani, specialmente giovanili, adottando i mezzi più appropriati per una crescita nella vita francescana ed ecclesiale, stimolando ognuno alla vita di fraternità (Regola e Vita dell’OFS, art. 24).
Infine, camminare insieme con la gioventù richiede una conoscenza completa della realtà dei giovani, considerandoli anche protagonisti della evangelizzazione. La sfida è guardare i giovani nel loro insieme e non solo come un modello auspicabile. Dobbiamo ingrandire l’obiettivo e guardare da diverse angolazioni. E’ dal momento in cui questo cammino intergenerazionale imposta i passi e diventa uno che possiamo, tutti e tutte, rivolgere il nostro sguardo nella stessa direzione.
Se le nostre orecchie fossero aperte al messaggio, sarà compreso dai nostri giovani. I/le giovani dovrebbero ballare, cantare, gioire, ma anche combattere, interrogare e costruire la “civiltà dell’amore”.
# Domande per la riflessione della Fraternità:
1. Come possiamo dialogare con i giovani delle nostre Fraternità, considerando le varie realtà giovanili che abbiamo nella società?
2. Come possiamo rendere le nostre Fraternità ambienti accoglienti per i vari giovani che incontriamo sulla strada?
3. Come possiamo realizzare l’accompegnamento della gioventù garantendo il protagonismo dei/delle giovani?
4. Nel nostro ambiente familiare, come condividiamo la nostra esperienza francescana con i nostri figli, figlie e nipoti?
5. Com’è stata la nostra realtà e il dialogo con i giovani francescani?
# Riferimenti:
– Costituzioni Generali dell’Ordine Francescano Secolare, 2001.
– Regola dell’Ordine Francescano Secolare.
– Direttorio delle reciproche relazioni dell’OFS e GIFRA del Brasile
– “Giovani, fede e discernimento vocazionale”. Documento finale della XV Assemblea Generale Ordinaria del Sínodo dei Vescovi sui Giovani.
– Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile, Evangelizzazione della Gioventù: Sfide e Prospettive Pastorali Desafios e Perspectivas Pastorais. São Paulo: Paulinas, 2007. (Documentos da CNBB, n. 85).
– civiltà del progetto d’amore e missione: linee guida per una Pastorale Giovanile Latinoamericana. Consiglio Episcopale Latinoamericano-CELAM, 2013.
– ABRAMOVAY, M; ANDRADE, ER; ESTEVES, LCG (Org.) Giovani: altri sguardi sulla diversità. Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura – UNESCO, 2007.
– FRANCESCO, Papa. Dio è giovane: una conversazione con Thomas Leoncini. San Paolo: Pianeta del Brasile, 2018. p. 37.
– ZAVALLONI, Roberto. La personalità di Santa Chiara di Assisi: Studio Psicologico. Petralopoli-Brasile: FFB, 1995.
Settembre 2020